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Pirelli e la sfida cinese: strategia e governance in primo piano
Nel contesto di un acceso conflitto commerciale tra Stati Uniti e Cina, Pirelli sta affrontando una delle sfide più significative della sua recente storia aziendale. Con un socio di maggioranza relativa cinese, la nota azienda milanese si trova in una delicata posizione, resa ancora più complessa dalla nuova normativa americana che impone restrizioni sui veicoli connessi provenienti da aziende legate a Cina e Russia.
Durante il consiglio di amministrazione previsto per mercoledì, Pirelli discuterà del bilancio 2024 e affronterà il nodo della governance societaria e un possibile rimpasto tra gli azionisti. Gli analisti di Mediobanca prevedono che questa potrebbe essere l’occasione per trovare nuove soluzioni che limitino l’influenza di Sinochem, socio di riferimento cinese.
La normativa statunitense non avrà un impatto immediato sulle vendite di Pirelli, ma rappresenta una significativa minaccia per i piani di sviluppo futuri, in particolare in relazione al progetto Cybertyre. Questo sistema avanzato, che permette la comunicazione tra pneumatici e sistemi di controllo dell’auto, attualmente rappresenta meno dell’1% del business di Pirelli e non è incluso nei target del piano industriale.
Pirelli ha dichiarato di voler rispettare le leggi in tutti i Paesi in cui opera. Secondo il vice presidente esecutivo Marco Tronchetti Provera, l’azienda sta considerando significativi investimenti negli Stati Uniti per incrementare la capacità produttiva. Attualmente, gli Stati Uniti generano oltre il 20% dei ricavi del gruppo, ma la produzione interna rimane limitata. Il principale stabilimento negli Stati Uniti, situato in Georgia, è altamente automatizzato e produce circa 400.000 pneumatici high-tech all’anno.
Il mercato globale delle auto connesse, secondo le previsioni di Imarc Group, raggiungerà un valore di 284 miliardi di dollari entro il 2033, con una crescita media annua del 12,8%. Il Nord America è destinato a mantenere una posizione dominante, rappresentando il 39,8% del mercato nel 2024.
In questa fase strategica delicata, Pirelli deve bilanciare le pressioni geopolitiche con le esigenze di mercato, continuando a puntare sull’innovazione tecnologica e sulla solidità del suo brand, noto anche grazie alla partecipazione in Formula 1. La risposta del consiglio di amministrazione sarà cruciale per stabilire il futuro percorso di crescita dell’azienda.
Fonte originale: https://www.ansa.it/canale_motori/notizie/industria_analisi/2025/03/25/pirelli-porta-in-cda-il-nodo-cina-tra-governance-e-rimpasto-soci_e493e393-9922-4a77-a814-bcbacb9c3aed.html
